Il Ripasso è un termine coniato nel 1964 dall’azienda vinicola Masi per descrivere il procedimento per produrre il celebre Amarone della Valpolicella.
Il termine fino al 2006 fu di uso esclusivo dell’azienda ma grazie a un accordo con la regione Veneto, tutti i produttori che rispettano il disciplinare della DOCG (istitutita nel 2010, ma già dal 1968 è stata riconosciuta la DOC) possono utilizzarlo sulla propria etichetta.
Ma in cosa consiste effettivamente questo processo?
In vigna viene fatta una selezione di grappoli, vengono infatti scelti quelli più sani e vigorosi.
Essi saranno destinati a due strade diverse, una parte viene subito vinificata, mentre la parte rimanente, solitamente composta da grappoli spargoli (composti da pochi acini), viene lasciata ad appassire in appositi fruttai, ben areati per evitare marciumi, per un periodo di tempo che solitamente si attesta intorno ai 120 giorni (dipende dalla quantità di acqua dell’uva).