Tecnica pittorica che consiste nel versare o ‘gocciolare’ (to drip) colori su una tela o su un cartone disposti per terra direttamente dal tubo o dal barattolo, in una disposizione affidata prevalentemente al caso e abolendo la stesura con il pennello.
Questa tecnica si deve al surrealista belga Max Ernst, già inventore dell’assemblage e del frottage, nel 1943,ha fatto oscillare con una corda un contenitore di pittura dal fondo forato, in modo che sul foglio o sulla tela venissero a comparire sgocciolature casuali interpretabili come immagini secondo la fantasia dell’osservatore.
il colore viene lasciato sgocciolare sulla tela distesa per terra da un contenitore bucherellato o schizzato direttamente con le mani mediante l’uso di bastoni o pennelli.
Il Dripping è diventata una tecnica pittorica caratteristica dell’Action Painting americana.
il Dripping trae liberamente spunto dalla cosiddetta “scrittura automatica” surrealista:
Tra gli anni cinquanta e gli anni sessanta, il Dripping verrà largamente impiegato nell’ambito di tutti i movimenti europei di stile informale.