Potrà suonarvi strano ma secondo l’omeopatia la puntura delle api e quindi l’iniezione del veleno contenuto nel pungiglione hanno un effetto benefico per curare o alleviare il dolore da alcune patologie.
Questa particolare tecnica viene chiamata apipuntura e consiste nel somministrare il veleno d’ape, sia direttamente attraverso punture d’ape, sia tramite iniezioni sottocutanee con l’uso di siringhe, per curare malattie reumatiche, artrite cronica, sclerosi a placche, il nervo sciatico, borsiti e tendiniti, ed alcune malattie infiammatorie.
Forse non tutti sono a conoscenza del fatto che l’ape, punge per difendersi, ma è perfettamente consapevole del fatto che una volta perso il pungiglione, chiamato dardo, l’ape morirà in quanto lo strappo del pungiglione dal suo addome le comporta un’irrimediabile lacerazione interna.
Il veleno d’ape, noto anche con il nome di apitoxina,è prodotto dall’apparato velenifero, composto da due ghiandole, la ghiandola alcalina, che secerne un liquido alcalino e la ghiandola acida che è collegata ad una piccola sacca chiamata borsetta velenifera. Vi sono almeno 18 componenti attivi con proprietà farmaceutiche nel veleno d’ape.
Sono davvero animali incredibili le api!!